Frammenti

  1. Pantano

    3 Comments   292 Views
    .
    “Io non mi fermo perché se no è la fine. Ma mi sto evidentemente trascinando e non mi piace. Quasi sarebbe stato meglio se avessi perso l'anno.”
    Stavo dicendo questo poco fa, spiegando la situazione schifosa in cui mi trovo.
    Che poi, schifosa. Sono al quarto anno della Facoltà di Medicina. A Pavia. In inglese. Credo che mi sia concesso fare un po’ di fatica, ma chissà perché questo pensiero non mi consola per niente. Forse perché per la mia testa continua ad essere inconcepibile il fare fatica nello studio, forse perché è una cosa che dovrei riuscire a fare e basta. Forse perché ho puntato troppo, quattro anni fa, in questo percorso.
    Dico che forse sarebbe stato meglio perdere direttamente l'anno perché in tal caso, almeno, sarebbe stato un vero e proprio ricominciare da capo. Un punto e a capo, se non un delete. Un "questo paragrafo non mi convince, teniamo buona l'idea di fondo e riscriviamolo". Così invece mi sembra sempre di arrancare dietro a qualcosa.

    Mi sento in un pantano.
    Ogni passo che muovo mi costa moltissima fatica, come se venissi risucchiata nel fango; poi, ogni tanto, quel passo riesco a farlo e mi sento improvvisamente più leggera, libera da quella immobilità. E la sensazione di leggerezza provata per il non essere più risucchiata da quel fango è tale che mi esalto, dimenticandomi che il pantano è sempre lì. E ci ricado, col passo successivo, per ricominciare tutto da capo. A questo si aggiunge, poi, che devo rendere conto di ogni azione a terzi; ed è vero che la maggior parte di loro non mi fa pesare gli errori, le scelte sbagliate o quelle non fatte, ma diventa pesante comunque. Perché ho sempre la sensazione di aver deluso non solo me stessa ma loro.
    Qualcuno mi dice che dovrei essere orgogliosa di me stessa per il semplice fatto di continuare a camminare.
    Non ne sono così sicura.

    Forse è solo che oggi è un umore così. Quell’umore che mi fa guardare gli altri e mi fa chiedere perché io debba fare così tanta fatica, quando loro riescono a cavarsela tranquillamente (stupida, stupida me, come se non lo sapessi che anche gli altri si spaccano la schiena sui libri).
    Forse sono solo spaventata dal futuro. Forse temo che questa strada sia diventata una questione di principio, forse ho davvero paura di tutte le responsabilità che vedo profilarsi all’orizzonte.
    Forse sono tutti questi forse a spaventarmi.

    L’unica cosa che riesco a fare al momento è aggrapparmi alle persone che amo e ringraziare - chi o cosa non lo so - per averle accanto. A volte ci penso, rendendomi davvero conto di avere accanto persone che tengono a me così tanto, e faccio fatica a crederci. C’è una così grande differenza fra la stima che provo per loro e quella che provo per me che mi lascia allibita tutte le volte realizzare che vogliono davvero stare con me.
    E' vero che sono migliorata n...

    Read the whole post...

    Last Post by ChoAyako il 24 Feb. 2014
    .
 
Marie was skinned by Niruh