Frammenti


Replying to Secoli prima, aveva cercato di catturare la qualità di quell'amore.

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Last 10 Posts [ In reverse order ]

  1. Posted 1/12/2014, 22:57
    *colpita*
    *affondata*
    *cade*
    *muore*
    *dondola in un canale*

    *'l canal!chi ghà suga l' canàl!*
  2. Posted 1/12/2014, 22:43
    "Qualcuno lo attendeva in quella stanzetta, qualcuno di cui non era riuscito a percepire la presenza se non con i mezzi più ordinari. Era qualcuno che adesso gli stava alle spalle. E mentre Maharet entrava nel locale più grande e conduceva con sé Pandora, Santino e Mael, comprese ciò che stava per accadere. Per prepararsi trasse un respiro lento e chiuse gli occhi.
    Come sembrava banale tutta la sua amarezza. Pensò all'essere la cui esistenza era stata per secoli sofferenza ininterrotta, la cui gioventù in tutte le sue esigenze era stata resa veramente eterna; l'essere che non aveva potuto salvare o perfezionare. Quante volte, nel corso degli anni, aveva sognato di ritrovarlo, senza mai averne il coraggio; e adesso dovevano rivedersi finalmente su quel campo di battaglia, in quel tempo di rovina.

    «Amor mio», sussurrò. All'improvviso si sentì intimidito, come era avvenuto prima, quando s'era involato sopra le distese innevate, oltre il regno delle nubi indifferenti. Non aveva mai pronunciato parole più sentite e sincere. «Mio bellissimo Amadeo», disse.
    Si tese e sentì il tocco della mano di Armand.
    La carne innaturale era ancora morbida, morbida come se fosse umana, e fresca e delicata. Non seppe trattenersi. Pianse. Aprì gli occhi e vide la figura di adolescente che gli stava davanti. Oh, quell'espressione. Così arrendevole e piena di accettazione. Poi spalancò le braccia.

    Secoli prima, in un palazzo veneziano, aveva cercato di catturare la qualità di quell'amore. Qual era stata la lezione? In tutto il mondo non esistono due anime che racchiudano lo stesso segreto, lo stesso dono di dedizione e di abbandono; in un ragazzo comune, un ragazzo ferito, aveva trovato un miscuglio di tristezza e di semplice grazia che gli avrebbe spezzato il cuore per sempre? Costui lo aveva compreso! Costui l'aveva amato come non l'aveva mai amato nessun altro.

    Tra le lacrime non vide alcuna recriminazione per il grandioso esperimento sbagliato. Vide la faccia che aveva dipinto, ora leggermente oscurata da ciò che ingenuamente chiamiamo saggezza; e vide lo stesso amore sul quale aveva contato in modo così totale in quelle notti perdute.
    Se vi fosse stato il tempo, il tempo di cercare la quiete della foresta, un luogo caldo e isolato fra le sequoie svettanti, per parlare insieme ore e ore, senza fretta, per notti e notti! Ma gli altri attendevano; perciò quei momenti erano tanto più preziosi e tanto più tristi.

    Strinse a sé Armand. Gli baciò le labbra e i lunghi capelli scomposti. Gli passò avidamente una mano sulle spalle, guardò la mano bianca che teneva nella sua. Aveva cercato di conservare perennemente ogni dettaglio sulla tela: e sicuramente aveva conservato ogni dettaglio nella morte.
    «Ci attendono, vero?» chiese. «Non ci concederanno più di qualche attimo.»
    Armand annuì. Con voce così bassa che si udiva appena, disse: «È abbastanza. Ho sempre saputo che ci saremmo incontrati di nuovo». Oh, i ricordi evocati dal timbro della voce. Il palazzo con i soffitti a cassettoni, i letti con i drappi di velluto rosso. Quel ragazzo che saliva correndo la scalinata di marmo, con il viso avvampato dal vento invernale dell'Adriatico, gli occhi scuri ardenti come braci. «Persino nei momenti di maggior pericolo», continuò la voce, «sapevo che ci saremmo incontrati prima che fossi libero di morire.»
    «Libero di morire?» ribattè Marius. «Siamo sempre liberi di morire, no? Ora dobbiamo avere il coraggio di farlo, se è davvero giusto.»
    Armand parve riflettere per un momento. E l'espressione remota che apparve sul suo volto fece rinascere in Marius la tristezza. «Sì, è vero.»
    «Ti amo», mormorò Marius all'improvviso, appassionatamente come un mortale. «Ti ho sempre amato. Vorrei poter credere in qualcosa di diverso dall'amore in questo momento, ma non posso.»"


    [Anne Rice - La Regina dei Dannati]

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